Uomini vicini alla vita

Ulrich Alexander Boschwitz

2021
ISBN 9788817144346
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Ulrich Alexander
Boschwitz

, nato a Berlino nel 1915, era figlio di un commerciante ebreo convertito al cristianesimo mentre la la madre apparteneva a una facoltosa famiglia di Lubecca. In seguito all’emanazione delle leggi razziali del 1935 lascia la Germania; durante la Seconda [...] Leggi tutto

Ulrich Alexander Boschwitz

2021
ISBN 9788817144346

Sinossi

Nei primi anni Trenta del secolo scorso Berlino è una città ancora innocente. Sofferente per la sconfitta e i colpi inferti dalla Prima guerra mondiale ma ignara della forza distruttiva delle bombe, è una culla fredda in cui una folla di emarginati cerca rifugio. Sono reduci dal fronte, straccioni, matti, prostitute, uomini e donne dalle esistenze schiacciate, anime povere ma non ancora arrese. La sera, ognuno trascina la propria storia minima al Fröhlicher Waidmann, un locale dove si ascolta la musica di un giovane pianista e si balla, si beve birra e grappa alla menta, si vuole chiudere la giornata con un’illusione di allegria, tramortendo i pensieri prima che il grigiore riaffiori, sempre uguale, all’arrivo dell’alba.È una toccante celebrazione della vita, talora disillusa, pungente, ma sempre molto umana, quella descritta da Ulrich Alexander Boschwitz nel suo primo romanzo; una storia di emarginazione e piccole lotte quotidiane, che già lascia intravedere lo sguardo unico di un autore giovanissimo eppure capace di raccontare, con pacata grazia, le debolezze e le fatiche degli esclusi. E il loro bisogno, feroce, di sottomettere gli altri per non soccombere; per quanto la solitudine e la miseria spingano sempre a cercare un compagno, una panchina e un pezzetto di sole da condividere.

Caratteristiche

Editore Rizzoli
Prezzo 18,00 €
Pagine 272
Data di uscita 29/06/2021
ISBN cartaceo 9788817144346

Ulrich Alexander
Boschwitz

, nato a Berlino nel 1915, era figlio di un commerciante ebreo convertito al cristianesimo mentre la la madre apparteneva a una facoltosa famiglia di Lubecca. In seguito all’emanazione delle leggi razziali del 1935 lascia la Germania; durante la Seconda guerra mondiale viene espulso dall’Inghilterra perché tedesco e deportato in Australia. Muore nel 1942 durante l’affondamento della nave che lo stava riportando, insieme ad altri esuli, in Europa.