Un piccolo angolo di inferno

Anna Politkovskaja

2023
ISBN 9788817181495
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Anna
Politkovskaja

(1958-2006), giornalista russa, inviata del settimanale indipendente “Novaya Gazeta”, dal 1999 corrispondente dal fronte di guerra del Caucaso, è divenuta celebre in Russia e all’estero per i reportage dalla Cecenia, per le testimonianze di prima linea del sequestro al teatro [...] Leggi tutto

Anna Politkovskaja

2023
ISBN 9788817181495

Sinossi

Ci sono bambini che passano i pomeriggi a raccontarsi, seduti all’ombra delle macerie, storie di uomini misteriosamente scomparsi. Madri che bussano alle porte dei villaggi in cerca di denaro per riscattare i figli, o quel che ne resta, dalle mani di un esercito di aguzzini. Un popolo intero umiliato da anni di violenze e indifferenza. Questa è la Cecenia di Anna Politkovskaja, un Paese tenuto in ostaggio, dove la tortura, le esecuzioni senza processo, le razzie e i saccheggi sono la norma. Una terra sconvolta dalla guerra e dal fuoco delle milizie indipendentiste, tradita da un esercito corrotto, complice e profittatore di uno spietato disegno politico. La vittima di tutto questo è la popolazione inerme, costantemente minacciata, privata del diritto e della dignità. Inviata sul campo dal settimanale liberale “Novaya Gazeta”, Anna Politkovskaja ha avuto il coraggio di svelare al mondo gli orrori della Cecenia, senza censure né remore nell’accusare Putin e nel parlare di genocidio, e a lungo è stata l’unico filo di collegamento tra quelle terre dimenticate e il resto del mondo: Anna ha camminato sotto le bombe insieme ai profughi, ha condiviso i piccoli riti quotidiani, ha provato sulla propria pelle l’arresto, le violenze, la paura. Un libro unico per riascoltare la voce coraggiosa e rigorosa della Politkovskaja, un testo premonitore per comprendere le contraddizioni più profonde della Russia di Putin che hanno portato alla guerra in Ucraina.

Caratteristiche

Editore Bur
Prezzo 15,00 €
Pagine 304
Data di uscita 31/01/2023
ISBN cartaceo 9788817181495

Anna
Politkovskaja

(1958-2006), giornalista russa, inviata del settimanale indipendente “Novaya Gazeta”, dal 1999 corrispondente dal fronte di guerra del Caucaso, è divenuta celebre in Russia e all’estero per i reportage dalla Cecenia, per le testimonianze di prima linea del sequestro al teatro Dubrovka di Mosca e della strage di bambini di Beslan, per la sua opposizione a Putin. Il 7 ottobre 2006 è stata assassinata in circostanze non ancora chiarite.