Ultima fermata Auschwitz

Eddy de Wind

2020
ISBN 9788817144667
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Eddy
de Wind

(1916-1987) nel 1941 fu l’ultimo studente ebreo cui fu concesso di conseguire la laurea in Medicina all’Università di Leida. Catturato ad Amsterdam mentre perfeziona in clandestinità la propria formazione da psicoanalista, finì nel campo di transito di Westerbork. Lì conobbe [...] Leggi tutto

Eddy de Wind

2020
ISBN 9788817144667

Sinossi

Sul finire del 1944 i tedeschi stanno abbandonando Auschwitz, mentre l’Armata Rossa si avvicina. Portano con sé gran parte dei prigionieri rimasti, forzandoli in estenuanti marce verso i lager della Germania. Per sfuggire a quel destino, Eddy de Wind si nasconde in una delle baracche, sotto un cumulo di vestiti; Friedel, sua moglie, non ha il coraggio di imitarlo. Di lì a qualche giorno Eddy trova un taccuino abbandonato e comincia a scrivere la sua storia.Lui e Friedel si sono conosciuti nel campo di transito di Westerbork, nei Paesi Bassi. Giovani e in salute, i due erano stati messi al lavoro: Eddy come medico, Friedel come infermiera. Si erano frequentati, innamorati e sposati sempre all’interno del campo, ma quella parentesi di relativa pace non era destinata a durare. Caricati sui convogli della morte, erano stati anche loro trasferiti ad Auschwitz. Sopravvissuti alla prima selezione, si erano ritrovati di nuovo a lavorare nelle infermerie del campo, ma questa volta divisi. Eppure, persino lì sono riusciti a mantenere una qualche forma di comunicazione, scambiandosi di nascosto brevi lettere d’amore, stringendosi in abbracci fugaci quanto illegali e resistendo fino all’ultimo. Quella di Eddy e Friedel è una vicenda autentica, una ricostruzione fedele scritta «a caldo» da dietro al filo spinato del lager. Una storia in cui il racconto delle atrocità quotidiane – il timore nei confronti delle SS, gli abusi, le umiliazioni, l’abbrutimento, l’agonia propria e altrui – è venato da una flebile ma tenace speranza: quella di un amore che non smette di lottare anche in un simile scenario di sofferenza e morte. Un documento imprescindibile, per mantenere in vita il ricordo di ciò che non possiamo dimenticare.

Caratteristiche

Editore Rizzoli
Prezzo 18,00 €
Pagine 252
Data di uscita 21/01/2020
ISBN cartaceo 9788817144667

Eddy
de Wind

(1916-1987) nel 1941 fu l’ultimo studente ebreo cui fu concesso di conseguire la laurea in Medicina all’Università di Leida. Catturato ad Amsterdam mentre perfeziona in clandestinità la propria formazione da psicoanalista, finì nel campo di transito di Westerbork. Lì conobbe e sposò la diciottenne Friedel, assieme alla quale fu deportato ad Auschwitz. Scrisse le sue memorie pochi giorni dopo la liberazione del campo polacco, dove rimase ancora alcuni mesi per prestare servizio medico. Si imbarcò quindi nella disperata ricerca che lo condusse, quasi per miracolo, a riabbracciare la moglie. Ma il peso insostenibile che gravava sui «salvati» schiacciò infine anche lui e Friedel: negli anni Cinquanta i due firmarono infatti i documenti per il divorzio. Divenuto un rinomato psicoanalista, de Wind si interessò in particolare ai disturbi post-traumatici e fu il primo a descrivere la «sindrome del sopravvissuto».