Sinossi

Cercasi compagno/a di viaggio per un’ultima avventura.” Sono queste le prime parole dell’annuncio che Émile pubblica online un giorno di fine giugno. Ha rimandato troppo quello che ha sempre voluto fare: partire per un viaggio on the road, per inoltrarsi tra paesaggi vicini eppure mai esplorati, senza data di ritorno. Ha ventisei anni e una forma di Alzheimer precoce e inesorabile, e per questo vuole vivere in libertà finché il suo corpo glielo concederà. Non si aspetta che qualcuno risponda al suo appello, ma qualche giorno dopo, in una stazione di servizio, trova Joanne – cappello a tesa larga, sandali dorati ai piedi e zaino rosso in spalla – pronta a partire. E così, su un piccolo camper, attraverso boschi profumati, torrenti, sentieri che si snodano tra le vette dei Pirenei e bellissimi borghi dell’Occitania, i due s’incamminano. Parlano poco, cercano una dimensione diversa dove potersi incontrare, la parola giusta per penetrare il dolore dell’altro. Tutto il blu del cielo, esordio di Mélissa Da Costa diventato un bestseller, è una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare una gioia di vivere nuova, frutto della scoperta dell’altro e della magia del sentirsi umani.