Sette uomini d’oro

Sette uomini d’oro

Lorenzo Licalzi

2008
ISBN 9788817023191
2011
ISBN 9788858619827
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Lorenzo
Licalzi

è nato a Genova e vive a Pieve Ligure. Di formazione psicologo, collabora con “Il Secolo XIX” ed è autore di dieci romanzi, tutti disponibili in BUR e in buona parte tradotti all’estero.

Lorenzo Licalzi

2008
ISBN 9788817023191
2011
ISBN 9788858619827

Sinossi

“Videro Sette uomini d’oro al cinema Centrale, e ne rimasero folgorati.” Ma a folgorare i protagonisti di questo romanzo fu anche, o soprattutto, Rossana Podestà, che nella scena iniziale indossa una pelliccia di ermellino. E poco altro.

“Tutta l’infelicità del mondo dipende dal fatto che nessuno vuol restare a casa sua”. Questa frase di Pascal campeggia sulla porta di casa Licalzi. L’esatto contrario dello zerbino con su scritto “Welcome”.

Anche se può sembrare improbabile, c’è chi giura di aver visto Naomi Campbell sorseggiare un biancoamaro al bar Pippi di Busalla l’estate scorsa.

Castagnabuona, Valle Scrivia. Ottocentocinquantadue anime che gravitano come satelliti attorno all’unico bar del paese. Vista da qui Busalla sembra New York; Genova addirittura un altro pianeta. Trent’anni fa, tre amici sedicenni — Giggi Cepollina, Cinghialone e Aurelio Fierro — sognavano di fare insieme il colpo del secolo dopo essere stati folgorati da Sette uomini d’oro, il film con Rossana Podestà e Philippe Leroy visto al cinema Centrale di Busalla. Oggi Giggi e Cinghialone tirano ostinatamente a campare nel loro ridente e desolato paesino: il primo è infelicemente sposato con un generale di nome Paolina; e il secondo, un gigante buono dai muscoli d’acciaio e dal cuore di burro, coltiva una tenera e disperata storia d’amore con Consuelo, un’ecuadoregna che batte in via di Francia. Di Aurelio Fierro, napoletano naturalizzato castagnabuonese, si sono invece perse le tracce, misteriosamente, dopo il servizio militare. Ma la sua strada è destinata a incrociare di nuovo quella dei due vecchi amici nel modo più clamoroso e imprevedibile. Basta un’occasione — la possibilità del tutto inattesa di mettere a segno un furto ai danni di un ricco e spietatissimo boss — per riaccendere di colpo i sogni e restituire al vecchio trio l’audacia e l’incoscienza di un tempo. Perché a volte diventare grandi significa trovare il coraggio di tornare bambini.

A metà strada tra il noir e la commedia all’italiana, Sette uomini d’oro è una irresistibile gangster story dei nostri tempi, ma anche un affettuoso spaccato, tra allegria, nostalgia e disincanto, della vita di provincia e dei suoi mitici “personaggi”. E una appassionata celebrazione dell’amore, dell’amicizia e del senso del tempo che passa, raccontati con la leggerezza, la verve e l’ironia del miglior Licalzi.

Caratteristiche

Editore Rizzoli
Prezzo 15,00 €
Pagine 196
Formato 14 x 21,5 cm
Data di uscita 04/06/2008
ISBN cartaceo 9788817023191

Sinossi

“Videro Sette uomini d’oro al cinema Centrale, e ne rimasero folgorati.” Ma a folgorare i protagonisti di questo romanzo fu anche, o soprattutto, Rossana Podestà, che nella scena iniziale indossa una pelliccia di ermellino. E poco altro.

“Tutta l’infelicità del mondo dipende dal fatto che nessuno vuol restare a casa sua”. Questa frase di Pascal campeggia sulla porta di casa Licalzi. L’esatto contrario dello zerbino con su scritto “Welcome”.

Anche se può sembrare improbabile, c’è chi giura di aver visto Naomi Campbell sorseggiare un biancoamaro al bar Pippi di Busalla l’estate scorsa.

Castagnabuona, Valle Scrivia. Ottocentocinquantadue anime che gravitano come satelliti attorno all’unico bar del paese. Vista da qui Busalla sembra New York; Genova addirittura un altro pianeta. Trent’anni fa, tre amici sedicenni — Giggi Cepollina, Cinghialone e Aurelio Fierro — sognavano di fare insieme il colpo del secolo dopo essere stati folgorati da Sette uomini d’oro, il film con Rossana Podestà e Philippe Leroy visto al cinema Centrale di Busalla. Oggi Giggi e Cinghialone tirano ostinatamente a campare nel loro ridente e desolato paesino: il primo è infelicemente sposato con un generale di nome Paolina; e il secondo, un gigante buono dai muscoli d’acciaio e dal cuore di burro, coltiva una tenera e disperata storia d’amore con Consuelo, un’ecuadoregna che batte in via di Francia. Di Aurelio Fierro, napoletano naturalizzato castagnabuonese, si sono invece perse le tracce, misteriosamente, dopo il servizio militare. Ma la sua strada è destinata a incrociare di nuovo quella dei due vecchi amici nel modo più clamoroso e imprevedibile. Basta un’occasione — la possibilità del tutto inattesa di mettere a segno un furto ai danni di un ricco e spietatissimo boss — per riaccendere di colpo i sogni e restituire al vecchio trio l’audacia e l’incoscienza di un tempo. Perché a volte diventare grandi significa trovare il coraggio di tornare bambini.

A metà strada tra il noir e la commedia all’italiana, Sette uomini d’oro è una irresistibile gangster story dei nostri tempi, ma anche un affettuoso spaccato, tra allegria, nostalgia e disincanto, della vita di provincia e dei suoi mitici “personaggi”. E una appassionata celebrazione dell’amore, dell’amicizia e del senso del tempo che passa, raccontati con la leggerezza, la verve e l’ironia del miglior Licalzi.

Caratteristiche

Editore Rizzoli
Prezzo 9,99 €
Pagine 196
Data di uscita 26/09/2011
ISBN ebook 9788858619827

Lorenzo
Licalzi

è nato a Genova e vive a Pieve Ligure. Di formazione psicologo, collabora con “Il Secolo XIX” ed è autore di dieci romanzi, tutti disponibili in BUR e in buona parte tradotti all’estero.