Il titolo completo dell’opera nota come Secretum è De secreto conflictu curarum mearum – il segreto conflitto dei miei affanni. Un conflitto, dunque, che nella finzione narrativa si immagina tra Petrarca stesso e Sant’Agostino; ma essi non sono che personificazioni e drammatizzazioni delle due contraddittorie componenti dell’anima del poeta – l’anelito religioso da una parte, la brama di gloria e la schiavitù d’amore dall’altra – in contrasto tra loro. Ci troviamo di fronte quindi allo stesso conflitto che dà vita alla grande poesia delle Rime. Ma nel Secretum Sant’Agostino non esce vincitore dal colloquio – la cui chiosa potrebbe essere un verso del Canzoniere stesso: “ch’io vedo il meglio ed al peggior m’appiglio”. Petrarca, infatti, continuerà a scrivere poesia d’amore negli anni successivi: solo concludendo le Rime, all’avvicinarsi della morte, nella preghiera alla Vergine chiederà che lei lo perdoni dell’“error” e prenda atto dei suoi “cangiati desiri”, affinché “almen l’ultimo pianto sia devoto”. Si può ben dire che, per Petrarca, letteratura e vita coincidono.
| Editore | Bur |
| Prezzo | 13,00 € |
| Pagine | 336 |
| Formato | 10,9 x 17,8 cm |
| Data di uscita | 25/10/2000 |
| ISBN cartaceo | 9788817173353 |