Pedalando nel silenzio di ghiaccio

Omar Di Felice

2020
ISBN 9788817145695
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Omar
Di Felice

(Roma, 1981) è rimasto folgorato da Pantani nel 1994 e da quel momento ha dato avvio alla sua avventura con la bicicletta. Dopo aver corso tra le categorie agonistiche del ciclismo tradizionale coronando la sua carriera con un anno tra [...] Leggi tutto

Omar Di Felice

2020
ISBN 9788817145695

Sinossi

Come succede che un bimbo introverso e un po’ controcorrente, che ama la lettura più che la PlayStation, impacciato nei giochi di cortile, diventa un uomo che riesce a coronare il sogno grandioso di sfidare i ghiacci e il gelo in sella alla sua bici? Omar Di Felice, l’atleta italiano che più si è distinto nell’ultracycling, ce lo racconta partendo dall’esperienza della sua impresa del 2018 (oltre 1300 km sulla Arctic Highway), procedendo poi a ritroso fino alle origini della sua passione. Il percorso non è stato lineare, come in quella discesa a piedi giù per un pendio della Val Badia, quando lui e suo padre furono colti da un temporale. Omar infatti è passato dal ciclismo professionistico prima del colpo di fulmine e della grande svolta: incontrando la sua ‘‘Zona Omar’’, Di Felice ha scoperto quell’attitudine ad andare oltre che permette lo sbocciare del talento nascosto in ciascuno di noi. In questo libro condivide con noi questa rivelazione, raccontandoci la sua storia, come in un trascinante romanzo d’avventura.

Caratteristiche

Editore Bur
Prezzo 12,00 €
Pagine 272
Data di uscita 05/05/2020
ISBN cartaceo 9788817145695

Omar
Di Felice

(Roma, 1981) è rimasto folgorato da Pantani nel 1994 e da quel momento ha dato avvio alla sua avventura con la bicicletta. Dopo aver corso tra le categorie agonistiche del ciclismo tradizionale coronando la sua carriera con un anno tra le fila dei professionisti, nel 2012 ha deciso di passare all’ultracycling. In questo sport estremo è eccelso in diverse competizioni italiane e internazionali. Nel 2018 ha compiuto la traversata del Canada Artico pedalando per circa 1300 km sulla Arctic Highway dopo aver raggiunto Capo Nord e aver attraversato l’Islanda durante l’inverno.