Sinossi

“Amore, finora tutto va molto meglio del previsto.” È il 1° giugno 1943; Helga Deen, giovane ebrea olandese appena deportata al campo di raccolta di Vught, comincia ad annotare le impressioni sulla vita di prigionia nel suo diario e nelle lettere al suo ragazzo Kees van den Berg. Non sa che pochi giorni la separano dal trasferimento a Sobibór, dove la camera a gas attende lei e la sua famiglia. Ma sa di essere protagonista di una tragedia e ripone nell’inseparabile quaderno le sue speranze di diciottenne determinata a non rinunciare alla vita, a scrivere per non lasciarsi annullare: vedrà bambini stipati nei vagoni in arrivo, pratiche umilianti, esecuzioni di massa e l’avvilimento fisico e spirituale di uomini trattati da bestie; ma giorno per giorno annoterà sensazioni e sentimenti, ricordi e aspettative, in cerca di un senso. “Pare che qui ci si dimentichi tutto”, dice Helga, ma la sua scrittura è la più audace sfida all’oblio. Il suo attaccamento alla vita, la sua passione e il suo spirito curioso animano questo racconto di una resistenza coraggiosa e struggente di fronte all’assurdità del Male.