Le bacchidi

Tito Maccio Plauto

2011
ISBN 9788817050654
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Tito Maccio
Plauto

(255-184 a.C. ca.) innestò stilemi italici sul modello della commedia nuova greca con risultati di estrema originalità. Delle molte commedie a lui attribuite nell’antichità, ci sono pervenute le ventuno sicuramente autentiche.

Tito Maccio Plauto

2011
ISBN 9788817050654

Sinossi

Se le Muse avessero voluto parlare in latino avrebbero usato la lingua di Plauto.
Quintiliano

In questa brillante commedia, ambientata ad Atene, due giovani amici si innamorano perdutamente di quella che credono essere la stessa donna, Bacchide, contro il volere dei padri, vecchi dispotici e severi. Sarà il servo Crisalo, astuto e fedele schiavo di Mnesiloco, in un esilarante susseguirsi di equivoci e comici scambi di battute a indurre i due anziani padri a consentire agli amori dei figli.
Accanto alle Bacchidi vengono qui presentati, grazie al fortuito ritrovamento di un papiro, caso unico per la storia della commedia latina, un centinaio di versi della commedia di Menandro Dis exapaton, che ci fornisce il modello greco a cui ha attinto Plauto.
Un confronto che dimostra il profondo debito dell’autore latino verso la cultura greca ma anche il suo genio inventivo e la sua capacità drammaturgica.
Del rapporto tra le due commedie parla nei suoi testi introduttivi Guido Paduano, preceduti da un profilo della commedia plautina di Cesare Questa.

Caratteristiche

Editore Bur
Prezzo 11,00 €
Pagine 256
Formato 10,9 x 17,8 cm
Data di uscita 04/10/2011
ISBN cartaceo 9788817050654

Tito Maccio
Plauto

(255-184 a.C. ca.) innestò stilemi italici sul modello della commedia nuova greca con risultati di estrema originalità. Delle molte commedie a lui attribuite nell’antichità, ci sono pervenute le ventuno sicuramente autentiche.