Forse non tutti sanno che Me Dole era un calciatore argentino ipocondriaco che giocava (quando stava bene) nella Sampdoria degli anni Settanta; che Jeppson, stella del Napoli del dopoguerra costata una fortuna, era per tutti ’O Banco ’e Napule; che Franco Causio portava scarpe inglesi e cravatte Regimental, da qui il soprannome Barone; che Claudio Ranieri, per via della rinomata macelleria aperta dal padre, a Roma è da sempre Er Fettina. E senz’altro c’è qualcuno che non ricorda perché Totti detesta essere chiamato Pupone, chi era Altrove e perché non entrava mai in area di rigore, la vera identità del Keegan della Brianza, la ragione per cui i compagni invidiavano il terzino noto come Mandingo e cos’hanno in comune Renato Buso e Patrizio Sala. L’Abatino, il Pupone e altri fenomeni non è soltanto una eccezionale raccolta degli appellativi più divertenti, poetici o feroci affibbiati negli anni a campioni e bidoni, ma una carrellata di oltre 1400 soprannomi che porta il lettore a scoprire o ripassare dei momenti indimenticabili del calcio antico e recente. Dagli stadi più remoti agli incontri rimasti nella storia, passando per infami gollonzi ed epiche marcature, gesti cavallereschi e vili attentati alle altrui caviglie, il comune denominatore è sempre il genio comico e irriverente dei soprannomi forgiati da maestri del giornalismo come Gianni Brera e Vladimiro Caminiti, oppure nati spontaneamente dalle comunità dei tifosi. Un libro esilarante, ricco di curiosità, chicche e di insospettabile poesia, dedicato a tutti quelli che pensano che il calcio non sia (solo) un gioco, ma un’occasione unica per raccontare delle storie.
Editore | Rizzoli |
Prezzo | 14,00 € |
Pagine | 396 |
Formato | 13,5 x 21 cm |
Data di uscita | 11/06/2014 |
ISBN cartaceo | 9788817068710 |
Forse non tutti sanno che Me Dole era un calciatore argentino ipocondriaco che giocava (quando stava bene) nella Sampdoria degli anni Settanta; che Jeppson, stella del Napoli del dopoguerra costata una fortuna, era per tutti ’O Banco ’e Napule; che Franco Causio portava scarpe inglesi e cravatte Regimental, da qui il soprannome Barone; che Claudio Ranieri, per via della rinomata macelleria aperta dal padre, a Roma è da sempre Er Fettina. E senz’altro c’è qualcuno che non ricorda perché Totti detesta essere chiamato Pupone, chi era Altrove e perché non entrava mai in area di rigore, la vera identità del Keegan della Brianza, la ragione per cui i compagni invidiavano il terzino noto come Mandingo e cos’hanno in comune Renato Buso e Patrizio Sala. L’Abatino, il Pupone e altri fenomeni non è soltanto una eccezionale raccolta degli appellativi più divertenti, poetici o feroci affibbiati negli anni a campioni e bidoni, ma una carrellata di oltre 1400 soprannomi che porta il lettore a scoprire o ripassare dei momenti indimenticabili del calcio antico e recente. Dagli stadi più remoti agli incontri rimasti nella storia, passando per infami gollonzi ed epiche marcature, gesti cavallereschi e vili attentati alle altrui caviglie, il comune denominatore è sempre il genio comico e irriverente dei soprannomi forgiati da maestri del giornalismo come Gianni Brera e Vladimiro Caminiti, oppure nati spontaneamente dalle comunità dei tifosi. Un libro esilarante, ricco di curiosità, chicche e di insospettabile poesia, dedicato a tutti quelli che pensano che il calcio non sia (solo) un gioco, ma un’occasione unica per raccontare delle storie.
Editore | Rizzoli |
Prezzo | 9,99 € |
Pagine | 391 |
Data di uscita | 11/06/2014 |
ISBN ebook | 9788858670378 |