IL MITO DEL CAPO
STA DISTRUGGENDO
LA DEMOCRAZIA IN ITALIA.
Quando si chiede agli italiani cosa pensano della politica, ormai la reazione più moderata è il disgusto, più spesso l’anatema. E non sono solo i cittadini a fuggire dalla politica: anche svariati politici la disertano. Non contenti di dar vita a un confronto pubblico di ineguagliata rozzezza e astiosità, dimostrano anche un sovrano disprezzo, per non parlare della crassa ignoranza, per le regole base della democrazia parlamentare. Ecco allora dilagare il populismo alla vaccinara di chi pretende di fare e disfare senza rendere conto a chicchessia, minando le istituzioni alla base del bilanciamento dei poteri; ecco il potere giudiziario definito “illegittimo” e il parlamento inondato di decreti. Una deformazione grottesca del sistema democratico che culmina nella figura di Silvio Berlusconi, con il suo esplosivo connubio di inadeguata formazione politica e totale assenza di una cultura del limite.
Il popolo identificato con il leader, un Capo che si crede investito di una missione divina, veste più volentieri i panni del benefattore che quelli del buon amministratore e usa il suo immenso potere nel più disinvolto dei modi. Queste sono le caratteristiche attuali della democrazia italiana, ormai alla deriva. La domanda è: i cittadini sono ancora in grado di ribellarsi a chi li vuole “popolo bue”, acriticamente intruppati dietro al leader-padrone? La “buona politica” e la normalità non sono mai sembrate tanto lontane.
| Editore | Rizzoli |
| Prezzo | 12,00 € |
| Pagine | 108 |
| Formato | 11,8 x 18 cm |
| Data di uscita | 16/09/2009 |
| ISBN cartaceo | 9788817035491 |
IL MITO DEL CAPO
STA DISTRUGGENDO
LA DEMOCRAZIA IN ITALIA.
Quando si chiede agli italiani cosa pensano della politica, ormai la reazione più moderata è il disgusto, più spesso l’anatema. E non sono solo i cittadini a fuggire dalla politica: anche svariati politici la disertano. Non contenti di dar vita a un confronto pubblico di ineguagliata rozzezza e astiosità, dimostrano anche un sovrano disprezzo, per non parlare della crassa ignoranza, per le regole base della democrazia parlamentare. Ecco allora dilagare il populismo alla vaccinara di chi pretende di fare e disfare senza rendere conto a chicchessia, minando le istituzioni alla base del bilanciamento dei poteri; ecco il potere giudiziario definito “illegittimo” e il parlamento inondato di decreti. Una deformazione grottesca del sistema democratico che culmina nella figura di Silvio Berlusconi, con il suo esplosivo connubio di inadeguata formazione politica e totale assenza di una cultura del limite.
Il popolo identificato con il leader, un Capo che si crede investito di una missione divina, veste più volentieri i panni del benefattore che quelli del buon amministratore e usa il suo immenso potere nel più disinvolto dei modi. Queste sono le caratteristiche attuali della democrazia italiana, ormai alla deriva. La domanda è: i cittadini sono ancora in grado di ribellarsi a chi li vuole “popolo bue”, acriticamente intruppati dietro al leader-padrone? La “buona politica” e la normalità non sono mai sembrate tanto lontane.
| Editore | Rizzoli |
| Prezzo | 8,49 € |
| Pagine | 90 |
| Data di uscita | 08/10/2010 |
| ISBN ebook | 9788858606704 |