“Le storie non volevano saperne
di essere abbandonate
e cominciarono a chiamarlo.”
Mentre il mondo è trascinato nel vortice della Seconda guerra mondiale, David vive la sua personale battaglia, la più dura. Dodici anni e la testa piena di sogni. Dodici anni e il primo, devastante incontro con la morte: sua madre non c’è più, portata via da un male incurabile. Nella nuova famiglia che il padre – un matematico prestato all’esercito – si affretta a costruire, non sembra esserci veramente posto per lui. E allora David si rifugia nei libri. È una stanza piena di storie, adesso, a fargli compagnia; montagne di carta che racchiudono realtà parallele, mondi immaginati in cui rispecchiarsi. Perché “le storie sono vive” – troppo vive – capaci, a volte, perfino di inghiottirci, di costringerci a crescere o di smarrirci per sempre. Solo tra le pagine del Libro delle cose perdute, David, che dalle storie è stato rapito, può sperare di trovare la storia che conta di più: la sua.
Con Il libro delle cose perdute, John Connolly, gran maestro della paura e delle atmosfere gotiche, ci regala un romanzo teso e affascinante, che celebra la suggestione delle parole e il potere salvifico della letteratura, antidoto millenario alla solitudine e al dolore.
Editore | Rizzoli |
Prezzo | 19,50 € |
Pagine | 360 |
Formato | 13,5 x 21,5 cm |
Data di uscita | 10/09/2008 |
ISBN cartaceo | 9788817024754 |