Sinossi

AVilla Peyron, bosco di Fontelucente, in una magione sulle colline di Firenze profumata di fiori, caffellatte e bucati, s’ha da svolgere un convegno che parla di Cibo e Cultura. I partecipanti, golosi di bellezza e d’arte, vengono da ogni angolo del mondo. Regina della dimora è la Lauretta, che tutto tiene a bada sbenedizionando a destra e a manca col mestolo disinvolto e la ciabatta lesta quanto la lingua. Ma d’improvviso, accade l’impensabile. Il variopinto bouquet d’umani lì convenuto si trova costretto in una clausura involontaria. E ispirandosi al Decameron del Ser Boccaccio, iniziano a raccontar novelle. Sentirete di vergini non più di primo pelo, di principesse e malocchi, di donne che hanno battagliato per stare in prima fila, di poeti e poetesse dimenticati, di poliziotti e regine, e di amori rotti ma profumati. Insomma, in questa storia c’è tutto. E anche qualcosa in più, se a raccontarvela è quanto di più perfetto esista in natura: Rollone il Vichingo, un gatto dal pelo fulvo.