Homo biologicus

Pier Vincenzo Piazza

2021
ISBN 9788817154567
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Pier Vincenzo
Piazza

, medico e neuroscienziato, si è distinto per aver scoperto che la vulnerabilità di alcune persone alle droghe ha delle basi biologiche. Dal 2007 al 2017 è stato il direttore del Neurocentre Magenide dell’INSERM (Istituto nazionale della Sanità e della [...] Leggi tutto

Pier Vincenzo Piazza

2021
ISBN 9788817154567

Sinossi

Da millenni ci consideriamo l’unica specie costituita da un’essenza immateriale e un corpo. Da una parte una natura umana volatile, capace di tutto, pronta a morire per la libertà ma che adora la futilità e coltiva l’eccesso. Dall’altra il corpo, una “macchina” programmata da geni immutabili ereditati dai nostri genitori. Ma la scienza del XXI secolo scopre una materia che “finalmente ci assomiglia”, in cui corpo e mente sono due facce della stessa medaglia; e lo fa senza sminuire la mente riducendola alla materia, ma elevando la materia al livello della mente. In queste pagine, Pier Vincenzo Piazza ci racconta come questa biologia sia alla base delle nostre aspirazioni e dei nostri eccessi e come ci spinga verso attività irrazionali, spaccati in due tra spiritualismo conservatore e progressismo materialista. Con lui scopriamo come conciliare ecologia e aspirazioni umane, che diventiamo obesi perché siamo troppo intelligenti, che la tossicomania non è un vizio ma una vera malattia e molto altro. Una nuova prospettiva che supera la visione della specie umana come la combinazione di “spirito” e materia, dando un senso universale alla vita.

Caratteristiche

Editore Bur
Prezzo 14,00 €
Pagine 400
Data di uscita 26/01/2021
ISBN cartaceo 9788817154567

Pier Vincenzo
Piazza

, medico e neuroscienziato, si è distinto per aver scoperto che la vulnerabilità di alcune persone alle droghe ha delle basi biologiche. Dal 2007 al 2017 è stato il direttore del Neurocentre Magenide dell’INSERM (Istituto nazionale della Sanità e della Ricerca Medica francese) a Bordeaux, Francia. Nel 2015 ha vinto il Grand Prix dell’INSERM e il Gran Prix di Neurologia dell’Accademia Francese delle Scienze. Oggi dirige un’azienda di biotecnologie da lui fondata.