Eneide

Eneide

Virgilio Publio Marone

2006
ISBN 9788817011334
2013
ISBN 9788858661253
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Virgilio Publio Marone

nacque il 15 ottobre del 70 a.C. ad Andes, nei pressi di Mantova, dove il padre possedeva dei terreni. Dopo le prime scuole a Cremona e a Milano, studiò retorica a Roma, dove ebbe occasione di entrare in contatto con [...] Leggi tutto

Virgilio Publio Marone

2006
ISBN 9788817011334
2013
ISBN 9788858661253

Sinossi

Scritta nei primi anni del regno di Augusto, l’Eneide doveva essere, nelle aspettative dell’imperatore, non solo il racconto dell’avventuroso arrivo nel Lazio di Enea e la glorificazione della famiglia Giulia, discendente in linea diretta dall’eroe troiano, ma il poema nazionale romano, corrispettivo di quello che per i Greci erano l’Iliade e l’Odissea. Anche la vicenda di Enea, come quella di Ulisse, è la storia di un ritorno: il travagliato ritorno verso una terra considerata per tradizione l’“antica madre” dei fondatori di Troia ormai distrutta, l’Italia, dove fondare una nuova patria. E dopo furenti burrasche, dolorose perdite di compagni, tragici amori, una profetica discesa agli Inferi e sanguinose battaglie, l’Eneide si chiude con la promessa di una fusione di popoli e culture diverse, nel nome di una nuova civiltà comune. Alessandro Barchiesi inquadra nel brillante saggio introduttivo i punti essenziali del discorso poetico virgiliano, presentato nella traduzione di Riccardo Scarcia, che coniuga mirabilmente scorrevolezza e fedeltà al testo.

Caratteristiche

Editore Bur
Prezzo 12,50 €
Pagine 480
Formato 13 x 19,8 cm
Data di uscita 12/07/2006
ISBN cartaceo 9788817011334

Sinossi

Scritta nei primi anni del regno di Augusto, l’Eneide doveva essere, nelle aspettative dell’imperatore, non solo il racconto dell’avventuroso arrivo nel Lazio di Enea e la glorificazione della famiglia Giulia, discendente in linea diretta dall’eroe troiano, ma il poema nazionale romano, corrispettivo di quello che per i Greci erano l’Iliade e l’Odissea. Anche la vicenda di Enea, come quella di Ulisse, è la storia di un ritorno: il travagliato ritorno verso una terra considerata per tradizione l’“antica madre” dei fondatori di Troia ormai distrutta, l’Italia, dove fondare una nuova patria. E dopo furenti burrasche, dolorose perdite di compagni, tragici amori, una profetica discesa agli Inferi e sanguinose battaglie, l’Eneide si chiude con la promessa di una fusione di popoli e culture diverse, nel nome di una nuova civiltà comune. Alessandro Barchiesi inquadra nel brillante saggio introduttivo i punti essenziali del discorso poetico virgiliano, presentato nella traduzione di Riccardo Scarcia, che coniuga mirabilmente scorrevolezza e fedeltà al testo.

Caratteristiche

Editore Bur
Prezzo 2,99 €
Pagine 476
Data di uscita 05/11/2013
ISBN ebook 9788858661253


Virgilio Publio Marone

nacque il 15 ottobre del 70 a.C. ad Andes, nei pressi di Mantova, dove il padre possedeva dei terreni. Dopo le prime scuole a Cremona e a Milano, studiò retorica a Roma, dove ebbe occasione di entrare in contatto con personaggi influenti come Asinio Pollione, Cornelio Gallo e, forse, Ottavio, il futuro Ottaviano Augusto; in seguito si trasferì a Napoli alla scuola epicurea di Sirone. Tornato nella sua terra natale, nel 41 fu coinvolto nella distribuzione delle terre ai veterani della guerra civile e gli furono confiscati i terreni di famiglia, restituiti in seguitoper l’intervento di Asinio Pollione. Persi di nuovo i terreni in occasione di una nuova distribuzione ai veterani, il poeta tornò a Roma dove fu presentato a Mecenate, che lo prese sotto la sua protezione. Queste vicende segnarono profondamente Virgilio, che ne lasciò tracce nelle sue opere. Nel 29 completò i quattro libri delle Georgiche e da allora si dedicò interamente alla composizione dell’Eneide, poema epico sulla grandezza di Roma caldeggiato da Ottaviano. Di ritorno da un viaggio in Grecia, dove era andato per controllare personalmente alcuni particolari del poema e dargli la forma definitiva, si ammalò e morì a Brindisi il 21 settembre del 19. L’Eneide fu pubblicata, sembra contro la sua volontà, dopo la sua morte. Fu sepolto a Napoli. L’epigrafe posta sulla sua tomba, e che la tradizione vuole dettata dal poeta morente, sintetizza così la sua vita: Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc / Parthenope: cecini pascua, rura, duces.