Emma è il più perfetto esempio di romanzo in cui il protagonista dà forma agli eventi irresistibilmente, come un ruscello erode la sponda.
Edith Wharton
Emma è bella, ricca, intelligente. E vuole inventarsi una vita che le assomigli. Al centro di intrighi amorosi che lei stessa sollecita e da cui alla fine è vinta, prima intreccia un difficile rapporto di amicizia con una donna di ben diverse origini sociali, poi avvia un flirt segreto e dagli esiti infausti con il figliastro della governante. Non mancano altri personaggi e altre storie: le coppie si formano sotto il segno d’un Amore sopraffatto da illusioni, ambizioni mondane, affinità sensuali.
Questo è l’ultimo romanzo della Austen ed è considerato il suo capolavoro. Un grande classico qui presentato in tre libri secondo un antico itinerario di lettura che rispecchia la divisione in uso nell’Ottocento.
Di Jane Austen (1775-1817), una delle più popolari scrittrici inglesi, apprezzata da romanzieri (Scott, Woolf, Forster) e da critici (Tanner e Bloom), la BUR ha pubblicato Orgoglio e pregiudizio, Persuasione, L’abbazia di Northanger, Mansfield Park e Ragione e sentimento.
Viola Papetti è professore ordinario di Letteratura inglese all’Università di Roma Tre ed è autrice di molti saggi sul teatro e la cultura inglese.
| Editore | Bur |
| Prezzo | 9,00 € |
| Pagine | 480 |
| Formato | 13 x 19,8 cm |
| Data di uscita | 24/06/1992 |
| ISBN cartaceo | 9788817168823 |