(1902-1956) si arruolò come cappellano volontario nella Seconda guerra mondiale e partì prima per il fronte greco-albanese e poi, con gli alpini della Tridentina, per la campagna di Russia. Scampato miracolosamente alla tragedia della ritirata, dedicò la propria vita a una grande opera di carità, occupandosi di orfani, mutilati e poliomelitici. Fu beatificato nel 2009.
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