Nelson Mandela (1918-2013) inizia a dedicarsi attivamente alla politica, aderendo all’African National Congress (Anc). Dopo la vittoria del Partito nazionale nelle elezioni sudafricane e la promulgazione delle prime leggi di segregazione razziale, ricopre un ruolo fondamentale nella campagna di resistenza contro l’apartheid. Subisce diversi processi che lo costringeranno a proseguire clandestinamente la sua attività di leader carismatico della protesta e nel 1963 viene coinvolto nel processo di Rivonia, da cui scaturirà la sua condanna all’ergastolo. L’11 febbraio 1990 viene scarcerato su ordine del presidente sudafricano Frederik W. de Klerk. Nel 1991, da libero cittadino, diventa presidente dell’Anc e due anni dopo è insignito con il premio Nobel per la Pace. Eletto come primo presidente del Sudafrica democratico nel 1994, ha portato a termine il suo mandato nel 1999, ma non il suo impegno a difesa dei diritti sociali, civili e umani di tutti i popoli.
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