Fedra e Medea rappresentano due figure titaniche e universali, due esempi tenebrosi della perversione a cui può condurre la sconfitta della ragione. Ferite da un amore non corrisposto, consumano il loro dramma in una solitudine angosciosa: Medea, madre assassina dei figli, incarna la devastazione dell’ira, che stravolge persino l’istinto materno; Fedra, piegata da un amore contro natura, lotta fino all’annientamento finale contro gli impulsi di una passione lacerante e implacabile. In queste tragedie, fosche e profondamente cupe, Seneca esplora le pieghe più oscure dell’animo umano con una sapienza psicologica fino ad allora sconosciuta. La traduzione di Alfonso Traina ci restituisce il fascino artistico e culturale di questi due capolavori, a cui fa da guida la magistrale introduzione di Giuseppe Gilberto Biondi.
| Editore | Bur |
| Prezzo | 11,00 € |
| Pagine | 272 |
| Formato | 13 x 19,8 cm |
| Data di uscita | 29/03/1989 |
| ISBN cartaceo | 9788817166904 |