Maria Edgarda Marcucci (Roma, 1991) scrive e traduce.
Negli anni però, per mantenersi, ha fatto la barista, la cameriera, la baby-sitter, la venditrice di panettoni e molti altri lavori, uno più precario dell’altro. Dal 2011 è attiva in diversi movimenti sociali e tra il 2017 e il 2018 si è unita alle Ypj, unità combattenti femminili fondate nel 2013 in Rojava (Kurdistan), che sono state protagoniste della sconfitta militare e territoriale dell’Isis. Al ritorno in Italia, dopo un anno di udienze, il 17 marzo 2020 è stato emesso un decreto di sorveglianza speciale nei suoi confronti per due anni, perché ritenuta «socialmente pericolosa».
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