Anatolia, 1915. Yerwant, appena tredicenne, ha lasciato la casa paterna per studiare nel collegio armeno di Venezia. Ora, dopo quasi quarant’anni, si prepara a tornare a casa, nella Masseria delle Allodole, tra le colline dell’Anatolia, dove potrà finalmente riabbracciare la sua famiglia. Ma l’Italia, appena entrata in guerra, ha chiuso le frontiere, mentre il partito dei Giovani Turchi insegue il mito di una Grande Turchia in cui non c’è posto per le minoranze. Comincia, per le donne armene, un’odissea segnata da marce forzate e campi di prigionia, fame e sete, umiliazioni e crudeltà. Sarà grazie al loro sacrificio, e all’aiuto disinteressato di chi rifiuta di farsi complice della violenza, che tre bambine e un “maschietto-vestito-da-donna” riusciranno a salvarsi e a raggiungere Yerwant in Italia. Attraverso la storia della sua famiglia, Antonia Arslan rivive e racconta la diaspora del popolo armeno costretto ad abbandonare la propria terra, una tragedia che non possiamo dimenticare, eternata in questo indimenticabile romanzo.
Editore | Bur |
Prezzo | 13,00 € |
Pagine | 238 |
Formato | 13 x 19,8 cm |
Data di uscita | 16/04/2015 |
ISBN cartaceo | 9788817080767 |