Capitale infetta

Capitale infetta

Alfonso Sabella

2016
ISBN 9788817087940
2016
ISBN 9788858683361
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Alfonso
Sabella

è stato assessore alla Legalità di Roma Capitale dal dicembre 2014 all’ottobre 2015. Dal 1993 al 1999 era stato sostituto procuratore al Tribunale di Palermo: addetto alla Direzione distrettuale antimafia, si era occupato principalmente del braccio militare di Cosa nostra [...] Leggi tutto

Alfonso Sabella

2016
ISBN 9788817087940
2016
ISBN 9788858683361

Sinossi

“Sapevo che mi sarei dovuto confrontare con sepolcri imbiancati e farisei, con lecchini di corte e adulatori falsi come i soldi del Monopoli, con criminali in giacca e cravatta e con i loro pavidi servi, con funzionari corrotti e dirigenti ignavi o con dirigenti corrotti e funzionari ignavi. Però credo sempre che valga la pena di provare a cambiare questo Paese.” Così suona il bilancio di Alfonso Sabella, il giudice che nel dicembre del 2014, pochi giorni dopo la prima serie di arresti legati all’inchiesta Mafia Capitale, Ignazio Marino nomina assessore alla Legalità. In questo diario di viaggio Sabella descrive la città che ha incontrato: da una parte la malavita che tratta alla pari e spesso controlla la politica e la burocrazia e, dall’altra, le difficoltà dei rappresentanti dell’amministrazione che, anche quando non sono corrotti, mancano degli strumenti necessari a cambiare. Un libro che, con un linguaggio schietto e appassionato, è allo stesso tempo una dichiarazione d’amore per la capitale e un racconto della miscela esplosiva che da decenni alimenta il malaffare: dalla mafia del litorale alle truffe sui beni confiscati, dalle mani sull’ambiente agli affari sulle commesse pubbliche. E sembra che la fragilità della politica sia incapace persino di comprendere le proporzioni di questo verminaio. Un’analisi lucida di quello che Sabella ha fatto, o avrebbe voluto fare se ne avesse avuto il tempo, per cambiare le cose, e di qual è la direzione da seguire per uscire dalle sabbie mobili della corruzione.

Caratteristiche

Editore Rizzoli
Prezzo 17,00 €
Pagine 270
Formato 13,5 x 21 cm
Data di uscita 25/02/2016
ISBN cartaceo 9788817087940

Sinossi

“Sapevo che mi sarei dovuto confrontare con sepolcri imbiancati e farisei, con lecchini di corte e adulatori falsi come i soldi del Monopoli, con criminali in giacca e cravatta e con i loro pavidi servi, con funzionari corrotti e dirigenti ignavi o con dirigenti corrotti e funzionari ignavi. Però credo sempre che valga la pena di provare a cambiare questo Paese.” Così suona il bilancio di Alfonso Sabella, il giudice che nel dicembre del 2014, pochi giorni dopo la prima serie di arresti legati all’inchiesta Mafia Capitale, Ignazio Marino nomina assessore alla Legalità. In questo diario di viaggio Sabella descrive la città che ha incontrato: da una parte la malavita che tratta alla pari e spesso controlla la politica e la burocrazia e, dall’altra, le difficoltà dei rappresentanti dell’amministrazione che, anche quando non sono corrotti, mancano degli strumenti necessari a cambiare. Un libro che, con un linguaggio schietto e appassionato, è allo stesso tempo una dichiarazione d’amore per la capitale e un racconto della miscela esplosiva che da decenni alimenta il malaffare: dalla mafia del litorale alle truffe sui beni confiscati, dalle mani sull’ambiente agli affari sulle commesse pubbliche. E sembra che la fragilità della politica sia incapace persino di comprendere le proporzioni di questo verminaio. Un’analisi lucida di quello che Sabella ha fatto, o avrebbe voluto fare se ne avesse avuto il tempo, per cambiare le cose, e di qual è la direzione da seguire per uscire dalle sabbie mobili della corruzione.

Caratteristiche

Editore Rizzoli
Prezzo 9,99 €
Pagine 262
Data di uscita 25/02/2016
ISBN ebook 9788858683361

Alfonso
Sabella

è stato assessore alla Legalità di Roma Capitale dal dicembre 2014 all’ottobre 2015. Dal 1993 al 1999 era stato sostituto procuratore al Tribunale di Palermo: addetto alla Direzione distrettuale antimafia, si era occupato principalmente del braccio militare di Cosa nostra e della ricerca dei superlatitanti, coordinando le indagini che portarono alla cattura, tra gli altri, dei boss Bagarella e Brusca. Ha scritto Cacciatore di mafiosi (Mondadori, 2008).