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La resilienza: che cos’è e in quale libro approfondirne le dinamiche

Alzò la testa e contemplò la magnifica stellata che si apriva sopra di lei. Guardarla le pareva già un atto di resistenza. Stette a lungo immobile, con il cesto in mano e la coperta avvolta sulle spalle, a contemplare quella libertà lontana.

Cit. da Promettimi che non moriremo, Mara Carollo

 

Iniziamo ad esplorare il significato del termine “resilienza” e delle sue caratteristiche da questa citazione che in poche righe ne esprime l’essenza: riuscire a continuare la propria vita in maniera più ottimistica possibile anche dopo un grande trauma.

Adattarsi alle avversità. Autoripararsi e continuare a vivere con speranza. Affrontare gli eventi senza farsi sopraffare dagli stessi.

A dire il vero, tutto il romanzo è una grande storia di resilienza, quella di Nina, la cui vita in un’epoca di profondi cambiamenti è costellata da continue avversità, sociali e personali, da affrontare, accettare e superare.

Nina vive la povertà contadina di inizio Novecento, l’esperienza della seconda guerra mondiale e della Resistenza, intrisa di paure, lutti e violenza, senza perdere mai la speranza in un futuro migliore.

Fin da bambina accetta il suo destino di non poter studiare ma indirizza il suo sogno mancato nel piacere per la lettura che la accompagnerà tutta la vita e trasforma il dolore di aver perso la possibilità di vivere con l’uomo che amava nella speranza di un poterlo prima o poi ritrovare.

Nina è la personificazione della resilienza, è una figura femminile volitiva, sensibile, interiormente salda per resistere, capace di piegarsi quanto serve per continuare a costruire.

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Resilienza significato

La resilienza è il segreto per affrontare le sfide della vita, una qualità fondamentale per non lasciarsi prevaricare dagli ostacoli e superarli con successo.

Il termine deriva dal latino resilire, che significa “rimbalzare”, “saltare indietro” o “ritirarsi”.

La parola è composta da “re-“ (indietro) e “salire” (saltare), indicando quindi la capacità di tornare allo stato originale dopo un impatto o una difficoltà.

In origine, il termine era usato in fisica e ingegneria per descrivere la capacità di un materiale di resistere agli urti senza rompersi.

Successivamente, è stato adottato in psicologia, sociologia ed economia per indicare la capacità di una persona, una comunità o un sistema di affrontare le difficoltà, adattarsi e riprendersi.

Essere resilienti non significa ignorare i problemi o evitare il dolore, ma affrontarli con una mentalità proattiva, tramutando le esperienze negative in opportunità di apprendimento e crescita personale.

Avere una mentalità resiliente aiuta a mantenere la calma, prendere decisioni migliori e sviluppare una maggiore autostima.

Era bello tornare a sentire la primavera. Le ci erano voluti anni, ma la vita aveva di nuovo prevalso e le ferite erano diventate cicatrici. Le pareva di non aver fatto altro da quando era nata. Ad ogni colpo del destino, cercare una nuova normalità in cui il dolore trovasse un suo spazio circoscritto.

Cit. da “Promettimi che non moriremo”, Mara Carollo

Come sviluppare la resilienza?

Ecco alcune strategie efficaci per rafforzare la resilienza.

  1. Coltivare un atteggiamento positivo: concentrarsi sulle soluzioni anziché sui problemi aiuta a mantenere la mente aperta e creativa.
  2. Accettare il cambiamento: la vita è imprevedibile e imparare a gestire il cambiamento è essenziale per adattarsi con successo.
  3. Costruire relazioni solide: il supporto di amici e familiari è fondamentale per affrontare le difficoltà. Evitare i conflitti e vivere il più possibile in serenità.
  4. Praticare la consapevolezza e la meditazione: tecniche come la mindfulness aiutano a ridurre lo stress, a migliorare l’autostima e a mantenere un atteggiamento equilibrato.
  5. Mantenere uno stile di vita sano: alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare e sonno adeguato sono elementi chiave per il benessere mentale.
  6. Imparare dai fallimenti: ogni ostacolo può diventare un’opportunità per migliorare e crescere.

Essere resilienti, e questo viene ben delineato nel modus vivendi della protagonista di  “Promettimi che non moriremo”, significa anche continuare a sperare il meglio per le persone più importanti della vita, come i figli o le persone più care.

Non poteva dire di essere felice, nelle lunghe notti di solitudine, ancora pensava a Mario, al suo neo e alla vita che avrebbe potuto avere se le cose fossero andate diversamente. Ma era tranquilla di aver fatto tutto il possibile perché almeno i suoi figli felici lo diventassero per davvero.

Venne l’inverno. Un inverno povero come il precedente, ma adesso avevano un bambino e, almeno a lui, speravano di offrire una vita migliore.

Cit. da Promettimi che non moriremo, Mara Carollo

 

In conclusione, possiamo dire che la capacità di resilienza dipende dalla solidità delle risorse personali e dalle relazioni costruite sia prima che dopo l’accadere di un evento spiacevole.

Adottare una prospettiva resiliente significa cambiare il modo in cui si interpretano le situazioni, andando oltre un’analisi rigida basata solo su causa ed effetto.

La vita stava diventando una serie di promesse mantenute. Bastava faticare per ottenere ciò che desiderava.

Cit. da “Promettimi che non moriremo”, Mara Carollo