Il Catfishing è un inganno online basato sulla creazione di false identità per raggirare e manipolare qualcuno.
Il termine deriva dall’inglese catfish, vale a dire pesce gatto e prende il nome da“Catfish”, il format a metà strada tra un documentario e un reality, andato in onda in America dal 2012 al 2017, che ha portato all’attenzione globale questo fenomeno.
I social network e i siti di dating ci consentono di intrattenere relazioni e di allargare la nostra rete di conoscenze, ma ci espongono anche al rischio di intessere rapporti con chi si attribuisce caratteristiche radicalmente diverse da quelle che in realtà possiede.
Nell’era digitale, queste domande si intrecciano in un mondo virtuale dove è possibile costruire e ridefinire l’identità con un clic.
Lo facciamo in maniera piuttosto inconsapevole quando aggiungiamo un filtro a una foto profilo, eliminiamo le rughe d’espressione con Photoshop, aggiungiamo un’esperienza di lavoro mai vissuta su LinkedIn.
Ma cosa accade quando, dietro allo schermo, la persona che incontriamo non è minimamente quella che dice di essere?
Un’ombra, un inganno, una maschera, una “persona” talmente perfetta e speciale da farci innamorare.
Il catfishing non è solo un gioco di false identità, talvolta è un riflesso profondo delle nostre insicurezze e dei desideri più intimi di essere accettati e amati, una bugia che punta il mouse sui desideri e le fragilità altrui.
La persona che pratica catfishing potrebbe essere insicura o insoddisfatta della propria vita e utilizzare un’identità fittizia per creare una connessione emotiva con qualcun altro, ma potrebbe anche essere pienamente consapevole di ciò che sta facendo e tentare la strada di una truffa sentimentale online.
Non sono sconosciuti alle cronache catfishers che ingannano le loro vittime per estorcere denaro.
Questo avviene spesso tramite relazioni a distanza, dove la vittima viene indotta a fidarsi della persona falsa e a inviare denaro per vari motivi.
Riportiamo solo due stralci di articoli di cronaca, ma i casi di catfishing avvenuti nel nostro Paese e altrove sono numerosi e contorti, anche se lo schema è sempre più o meno lo stesso.
“Maya sui social network utilizzava le foto di Alessandra Ambrosio, ovvero modella di fama mondiale nonché angelo di Victoria’s Secret per diversi anni. L’uomo ingannato non coglie il segnale e continua a conoscere Maya sino a innamorarsene. Senza mai incontrarla.
Le fa regali, anche costosi come un’auto. E le dà soldi, tanti soldi. Centinaia di migliaia di euro. E continua a non incontrarla. Così come continua a non avere il minimo sospetto sulla reale esistenza di Maya […]”
(L’Unione sarda)
“Tutto è iniziato nel mese di luglio, quando uno jesino di 26 anni ha sporto querela raccontando ciò che gli era capitato: da mesi stava intrattenendo uno scambio di messaggi con una ragazza di Macerata. La conoscenza era iniziata sul noto social network Instagram e, mano a mano che tra i due cresceva la sintonia, la corrispondenza online è proseguita anche su Telegram. Fino a che, di comune accordo, entrambi hanno accettato di videochiamarsi. Qui però sono iniziati i problemi […]”
(Ancona Today)
Riconoscere i segni di catfishing può essere difficile, ma ci sono alcuni campanelli d’allarme a cui prestare attenzione.
Esistono diversi accorgimenti che possono aiutare a prevenire il catfishing.
Chiedere di fare videochiamate o di incontrarsi di persona il prima possibile. Se una persona evita questi contatti, potrebbe nascondere qualcosa.
Utilizzare strumenti come la ricerca inversa delle immagini (disponibile su Google) per verificare se le foto del profilo sono state prese da altre fonti.
Diffidare delle richieste di denaro, anche se la loro storia ci ha colpito molto e sembra convincente.
Tenere a mente che l’anonimato di internet può far sembrare più forte un legame emotivo, ma è importante procedere con cautela.
Se il tema del catfishing vi ha colpito e vi interessa capire meglio le dinamiche ingannevoli che si nascondono dietro le false identità online, allora la trilogia di Holly Jackson, Come uccidono le brave ragazze, potrebbe essere una lettura perfetta per voi.
Questo intrigante thriller ci pone di fronte a domande importanti su come le persone possono essere manipolate o circuite attraverso il web, spesso senza rendersene conto.
Potrebbe essere anche un’idea interessante da regalare a qualcuno che sospettate possa essere vittima di questo tipo di truffe emotive.
Nello specifico, è nel secondo libro della trilogia, Una brava ragazza è una ragazza morta, che il tema delle false identità online assume un ruolo centrale nella trama.
La protagonista, Pippa Fitz-Amobi, si ritrova ad indagare su un mistero che ruota attorno alla scomparsa di Jamie Reynolds, un ragazzo che potrebbe essere caduto vittima proprio di un catfish.
Il libro mostra quanto sia facile essere ingannati quando si è emotivamente vulnerabili, come dimostra questo passaggio:
“Scaricò l’app di tinder sul telefono e si mise a creare un profilo, il pollice sospeso sulla casella nome”.
“Come dovremmo chiamarci?” – chiese Ravi.
Il catfishing, ovvero creare false identità sui social per ingannare altri, è un fenomeno tanto comune quanto pericoloso. Questo momento di creazione del falso profilo ci ricorda quanto sia semplice immergersi in una bugia virtuale, una realtà parallela dove le apparenze dominano.
Jamie, uno dei personaggi, si trova in una situazione particolarmente delicata e vulnerabile:
“Jamie probabilmente si sentiva vulnerabile dopo quello che era successo con Nat Da Silva. È facile capire come si sia potuto far ingannare da qualcuno online.”
Le parole di Holly Jackson riescono a catturare con precisione l’essenza del catfishing: una debolezza personale è il terreno più fertile per far crescere una trappola emotiva.
Chi cade vittima di una falsa identità lo fa perché, in quel momento, si fida di una versione costruita apposta per manipolare e ingannare.
Infine, il libro mette in luce quanto sia difficile, anche per le persone più accorte, riconoscere di essere state ingannate:
“Credevo che fosse esattamente chi mi diceva di essere. Nessun passo falso. Perciò, se è catfishing, allora mi sa che è dannatamente brava”.
Questa riflessione ci invita a considerare quanto, oggi più che mai, sia importante essere vigili e attenti nel mondo online.
Anche persone apparentemente esperte possono cadere nella rete di un abile ingannatore.