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Come essere felici: una strategia facile da applicare arriva da un libro

Esiste davvero una formula su “Come essere felici?”. Ci sono poeti, filosofi e ovviamente anche ciarlatani che ci assicurano di averla trovata. E voi? Dove la cerchereste la ricetta per la felicità?

Forse giace ripiegata in un foglietto dentro a un vecchio quaderno di ricette della nonna, scritta a mano e sbiadita da un alone di olio d’oliva, con le quantità indicate così, un po’ a sentimento: un cucchiaio, una manciata, un pizzico…

Sta in quel q.b, forse, il segreto per una vita gioiosa. L’aroma di vaniglia, la scorza grattugiata di un limone, una presa di sale. Ed eccola nella sua forma sublime e imperfetta, quella di una ciambella calda e fragrante che rievoca i sapori dell’infanzia.

In fondo lo dicono tutti che la felicità è un attimo, ma se volessimo farla durare più di un boccone?

Per noi, si sa, la soluzione per allentare il languore dell’anima, abbassare lo stato d’ansia, superare lo stress del vivere quotidiano non può che trovarsi fra le pagine di un libro.

 

Come essere felici? Un gatto per trovare se stessi

La nostra lettura ci porta in Giappone, dove la felicità non è solo uno stato d’animo, ma una pratica quotidiana, un’arte che si coltiva con dedizione e consapevolezza.

Esplorando la filosofia e la cultura giapponese, possiamo trovare ispirazione e consigli pratici per connetterci con noi stessi e trovare la gioia di vivere, anche nei momenti di difficoltà.

Il libro che vi consigliamo però non ha nulla a che fare con il kaizen (kai cambiamento + zen miglioramento) che insegna il miglioramento continuo e graduale o con il wabi-sabi che insegna a trovare bellezza nell’imperfezione nella transitorietà.

Ishida Syou nel romanzo “Un gatto per i giorni difficili” non scrive formule magiche per la felicità, semmai le prescrive.

Nel distretto di Nakagyo, nel cuore di Kyoto, c’è una clinica per l’anima “Nakagyo kokoro byoin”, dove per curare i malesseri dell’anima ai pazienti viene prescritto un gatto.

Leggendolo, potrete ricercare il benessere immersi nei cinque capitoli del romanzo che vi trasporteranno in 5 storie che suggeriscono al lettore come essere felici semplicemente afferrando un trasportino e facendosi trasportare in un’altra quotidianità.

Vediamo allora come i protagonisti di questo romanzo trovano la strada per la loro personale felicità.

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Shuta ha venticinque anni e lavora in una rinomata società di brokeraggio, una di quelle che si vedono nelle pubblicità in TV. Tuttavia, l’ambiente lavorativo è estremamente tossico, tanto da farlo tormentare nel dubbio su quale sia la scelta giusta: licenziarsi o cercare un modo per restare in azienda salvaguardando il proprio benessere?

Koga non riesce a sopportare la nuova collega alla quale è stato affidato il ruolo di vicecapo. È giunto al punto da perdere il sonno: la sua voce sembra perseguitarlo persino nei sogni. Anche a casa, i rapporti con la moglie e la figlia sono tesi. Sarà quindi compito di Margot, la gattina che gli è stata prescritta alla clinica Kokoro, rompere la routine di incomunicabilità che pervade sia la vita familiare che quella professionale.

La piccola Aoba, che frequenta la quarta elementare, sta attraversando un periodo difficile e si è chiusa sempre di più. Recentemente ha chiesto alla mamma, che spesso sembra non ascoltarla e non capirla, di portarla alla rinomata clinica dell’anima. Lì, un gattino di due mesi e mezzo, con il suo sguardo innocente e gli occhi di chi non ha ancora imparato a essere cauto, diventerà il mezzo attraverso il quale la madre, colta da un improvviso ricordo d’infanzia, potrà ricostruire il legame con la figlia.

Tomoka è una stilista che, insieme all’amica Junko, ha coltivato il sogno della moda sin dai tempi dell’università. A ventinove anni, le due hanno aperto un atelier di borse che è diventato molto popolare. Quando Tomoka incontra il medico della clinica, gli rivela il problema che sta minando la sua creatività e le sue giornate di lavoro: la difficoltà di essere più tollerante verso le negligenze degli altri. Il medico le risponde con un consiglio enigmatico: «una doppia somministrazione simultanea». Questo suggerimento si traduce nell’incontro con Tanku, un gattino, sempre in cerca di coccole, che ispirerà Tomoka in modi inaspettati.

Abino ha venticinque anni ed è una geiko, una delle apprendiste geisha della zona di Gion, dove è cresciuta. Abino si trova a fronteggiare un malessere insidioso, un senso di colpa opprimente che sembra farle credere di essere punita dal mondo.

Anche lei, come Tomoka, incontra due gatti nella clinica per l’anima: una micetta di circa due anni, tutta macchie e con un destino segnato da una malattia incurabile, e Mimita, uno Scottish fold di cinque mesi. Saranno loro, in modi inaspettati, ad aiutarla a ritrovare sé stessa e a raggiungere una nuova consapevolezza.

 

Se siete in una di quelle fasi della vostra vita in cui vi sentite paralizzati da dubbi esistenziali, sofferenti e in cerca di una via di fuga, sappiate che l’anima può guarire grazie a un amore fatto di gesti semplici, capace di restituire un tocco di magia anche nei momenti più difficili.